Non ho
scritto nel titolo "the day after" perchè sono contrario all'uso
indiscriminato delle espressioni anglosassoni per spiegare un concetto, e
perchè un'esplosione o una serie di esplosioni nucleari in effetti non c'è
stata, anche se ve l'assicuro sia stata durissima ANCHE per noi.
Sono stati
tre giorni finali trascorsi in continua apprensione, costellati
da discussioni, cambi di decisioni, rincorrersi di ipotesi. In realtà ci si
poteva attendere di tutto: dall’annullamento, allo spostamento, al cambio dei
percorsi.
Diciamo che
il meteo ci ha fatto molto penare. Soprattutto le previsioni si sono rivelate
azzeccate per la nevicata di giovedì, sballate per sabato, azzeccate per
domenica.
I comunicati
apparsi su questa nostra pagina e sulla pagina Fiso facevano molto affidamento
sulla situazione reale e su tali previsioni. Fino a sabato a mezzogiorno tutto
sembrava andare per il meglio e ho potuto posare la prima ventina di punti
calpestando solo erba (neve solo in brevi tratti e decisamente di spessore
minimo). A quel punto è però iniziato a nevicare piuttosto forte, e le
successive cinque ore nel bosco sono state molto dure.
Come ho fatto presente anche in sede di premiazione incontrare il D.T. in ricognizione è stata una fortuna; in tal modo ho potuto riguadagnare la base con ancora 10 punti da collocare sul terreno, anzi nella neve.
Come ho fatto presente anche in sede di premiazione incontrare il D.T. in ricognizione è stata una fortuna; in tal modo ho potuto riguadagnare la base con ancora 10 punti da collocare sul terreno, anzi nella neve.
Tuttavia la
situazione ieri mattina alle 7 è apparsa subito migliorata, anche se nelle zone
alte della carta la neve non era certo scomparsa. A questo punto è giunta
opportuna la linea adottata dal D.T. di affidare alla giuria il compito di
decidere. Tutto il resto è storia nota.
Il fatto che
la gara si sia alla fine potuta disputare penso abbia accontentato la
stragrande maggioranza degli orientisti, partecipanti e organizzatori, anche se
tra questi ultimi non poche sono state le titubanze e le perplessità fin da
venerdi.
A questo
punto non mi resta che ringraziare tutti voi partecipanti, per la comprensione
dimostrata nell’accettare i due rinvii orari e la durezza dei tracciati (già
per altro annunciati da mesi) accresciuta dalle condizioni del terreno dei
percorsi più lunghi.
Il
tracciatore ora attende le vostre osservazioni e critiche, le quali saranno
sempre ben accette.
A tutti un
arrivederci
PS se sul sito Fiso ancora
non compaiono gli split times al link apposito, andate a vedere tra gli allegati della gara, in fondo alla pagina, oppure, a
richiesta, possiamo spedirvi un file pdf.
Inoltre
molte foto sono state scattate dalla nostra fotografa. Speriamo di pubblicarle
tutte a breve, così come pubblicheremo sul sito della fisoveneto il filmato realizzato
dalla squadra televisiva di “Zona Punto”
5 commenti:
Fatica, cadute ripetute ma BELLO!, mi sono divertito e grazie a percorsi come quelli di ieri, sto migliorando in questo sport di cui mi sono recentemete ammalato.
M45, Davide (appasionato dilettante)
Come organizzatore capisco in pieno le tribolazioni. Si lavora per mesi e poi una infausta perturbazione rischia di rovinare tutto. Veramente scocciante, al limite dell'incazzatura solenne.
La zona di Bosco e dintorni è bellissima, e farci orientamento è fantastico specie in quelle magnifiche zone aperte.
La gara presentava percorsi di per se duri, ma in condizioni "standard" affrontabili, anche se con sali (tanto) e scendi a raffica particolarmente probanti. Il dislivello era davvero tanto.
La presenza di neve nella parte iniziale ha reso veramente dura "la faccenda", e anche pericolosa in quanto stare in piedi in certi tratti era complicato anche con scarpe idonee. Diverse le cadute al suolo "a sacco di patata".
Oggi le mie caviglie sono veramente malconce perchè in un paio di tratte iniziali si mettevano i piedi nella neve, con sotto grandi sassi, senza sapere cosa c'era sotto..... un atto di fede che ha lasciato conseguenze.
Io come tutti, una volta al ritrovo fremevo per correre, ma con il senno di poi (che conta poco,quello che conta è la decisione del momento), in certi tratti c'era davvero la possibilità di farsi male. A 20 anni forse mi sarei divertito, adesso che ho superato i 40 e probabilmente sono diventato un mezza cartuccia, mi sono sentito a disagio.
Purtroppo l'organizzazione è stata davvero sfortunata, anche se impeccabile ed efficiente come sempre. Se abitassi vicino, a neve scomparsa, mi piacerebbe prendere la carta e rifare il percorso.
Ricevuto via e-mail:
Thanks once more for everything. Courses were tough as they should and the snow didn't spoile the competition or courses. I really enjoyed the special rocky terrain and I was totally tired in the finish.
Hope to see you in Sotkamo in the summer!
Jarkko Huovila
Sicuramente con una giornata di cielo sereno e prati verdi tutto avrebbe avuto maggior risalto, anche se con il sole i pendii si sarebbero " inerpicati ".
Sono anch' io della avviso che gare come questa migliorano sia tecnica che fisico.
Complimenti anche alla configurazione/programmazione del sito web, chiaro ed esaustivo.
Grazie per i complimenti. Sicuramente senza neve sarebbe stato meglio, ma tant'è, a Bosco non ho ricordi di aver organizzato una gara senza brutto tempo, e forse anche tu puoi ricordare qualcosa. La nostra era in fondo una specie di sfida: riuscire a organizzare una gara nazionale in tre persone. La cosa sarebbe riuscita alla perfezione se non ci fosse stato l'impiccio della neve. Alla pioggia e al freddo eravamo preparati, a 30 cm. di neve no. Fortunatamente domenica c'era il sole e un po' se n'è andata, permettendo alla giuria di decidere per lo svolgimento. La prossima volta vedremo di pensare anche a questa eventualità (enormi phon disseminati ovunque per esempio). Cari saluti dal tracciatore-controllore-cartografo-giudice di partenza-segretario-webmaster-fisorelationman-e molte altre cose
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